SALMO 23
1 Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca.
2 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli,
mi guida lungo le acque calme.
3 Egli mi ristora l’anima,
mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.
4 Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male,
perché tu sei con me;
il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.
5 Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo;
la mia coppa trabocca.
6 Certo, beni e bontà m’accompagneranno
tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del Signore
per lunghi giorni.
LA PIÙ COMPLETA SICUREZZA
“Certo” (v. 6)
La certezza è unita all’esperienza di fede. Ho creduto perciò parlerò, dirò le cose che ho sperimentato di persona, che ho provato, di cui sono testimone oculare: il Signore è il mio pastore, mi conduce, mi guida, unge il mio capo, fa traboccare la mia coppa. Mi riempie!
I. La sicurezza riguarda il tempo.
- Sulla terra: “tutti i giorni della mia vita”
- Non ha importanza la situazione o la condizione in cui mi trovo, se sono giovane
- o vecchio, ricco o povero, malato o in salute. Se ho accettato il Signore, beni e benignità saranno con me. Il Signore stesso è la massima espressione di grazia e bontà.
- “Io sono stato giovane e sono anche divenuto vecchio, ma non ho mai visto il
- giusto abbandonato né la sua discendenza mendicare il pane” (Salmo 37). Questa era l’esperienza del salmista e la sua fiducia era alimentata dal ricordo di ciò che Dio aveva fatto per lui nel passato fino a quel momento.
Gesù sulla croce sembra abbandonato per un piccolo istante, ma il Padre non lo lascerà, anzi lo coronerà di gloria, facendolo trionfare sulla morte, sul peccato, sulla sofferenza.
- II. Nel cielo: “Per lunghi giorni nella casa del Signore”
L’eternità col Signore sarà costituita da giorni eterni alla presenza di Dio, lontani dai problemi vissuti sulla terra.
L’apostolo Paolo diceva: il morire è guadagno… sono stretto dai due lati, vorrei essere con il Signore (la cosa migliore) ma vorrei essere anche con voi per aiutarvi ed esservi d’incoraggiamento.
II. La sicurezza riguarda il viaggio.
- Compagnia: “Mi accompagneranno”
I nemici non ci vinceranno perché ho la compagnia migliore al mio fianco, il
Vincitore che mi elargisce i Suoi beni. Talvolta il problema sussiste nel non vedere nemici attorno (Dina, la figlia di Giacobbe, ebbe tanti guai per aver agito superficialmente, non avendo visto i pericoli attorno a lei).
- Potenza
– Di custodirci, di portarci avanti: dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi (1 Pietro 1).
– Apparteniamo a “Colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili
e con gioia davanti alla Sua gloria” (Giuda 24). Davide cadde nel peccato perché stava sulla terrazza, si espose al pericolo invece di adempiere il suo dovere di combattente nel periodo della guerra. La potenza di Dio è unita alla volontà e responsabilità personali di piacerGli: allora cammineremo sicuri.
III. La sicurezza riguarda la casa.
Quando si vive il terremoto, viene a mancare ogni sicurezza. La terra che trema può far crollare ogni fondamento che, in condizione normale, è saldo e sicuro.
- Casa sicura
Io vi abiterò, l’architetto e costruttore è Dio. In ogni luogo io sono, so che lassù c’è una casa
preparata per me. Gesù parla di questa dimora celeste: “nella casa del Padre mio”.
Sulla terra era il tempio, nel cielo sarà il tempio.. noi ne saremo le colonne.
- Il pastore conosce la vita nomade
È però consapevole di avere una casa, non se la costruisce da solo.
A noi la costruisce il Padre una casa. Eterna e non sottoposta a deterioramento nel corso del tempo.
Abbiamo piena sicurezza per quanto riguarda il tempo, il viaggio e la casa. Questo riempie maggiormente il nostro cuore di gratitudine perché non dobbiamo preoccuparci più di nulla, la nostra vita è affidata alle mani migliori da poter desiderare: quelle del Signore! Siamo certi che Egli provvede il meglio per noi in questa vita e nell’eternità.
Simone Caporaletti