Il peccato non avrà più potere su di voi perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia (Romani 6:14)
In un dibattito televisivo su gravi fatti di cronaca che ogni anno coinvolgono donne colpite, ferite e perfino uccise dai mariti, conviventi, ex, ecc., si analizzavano le ragioni di questi gesti sconsiderati. Insigni studiosi esponevano i loro pensieri.
Il neurologo affermava che si tratta di un fenomeno particolare in cui l’empatia viene meno, la componente empatica emotiva che di solito ti dice: ‘Fermati’ è prima frenata, poi annullata. Sarebbe inibita una zona della corteccia cerebrale. Poi, anche la società digitalizzata contribuisce alla perdita di quella componente empatica.
Il genetista sosteneva che il fenomeno investe tutte le categorie sociali. Anche se non esiste un ‘gene della violenza’, la spiegazione è da ricercarsi nell’evoluzione della specie. Un altro studioso spiegava che molto dipende dal desiderio di affermare la mascolinità delle persone violente, infatti, in loro scatta un meccanismo di violenza quando non riescono a imporsi.
La Bibbia. Sicuramente pareri apprezzabili, ma manca il concetto del peccato, che la Bibbia indica come causa di tutti i mali dell’uomo. Il peccato crea il desiderio di fare il male, odio, invidie, gelosie, guerre, violenze, disparità, disonestà, amor del denaro, superbia, cattiveria, prevaricazione, ecc..
Tutti siamo peccatori, anche chi non arriva al punto di uccidere. La Bibbia insegna che anche il desiderio di uccidere è peccato allo stesso modo davanti a Dio. Se siamo peccatori, tutti abbiamo bisogno di credere nel sacrificio di Cristo che ci purifica da ogni peccato. Prendiamo una decisione: confessiamo il peccato a Dio, torniamo a Lui, perché siamo lontani e lo abbiamo offeso. E scopriremo che Dio ci ama e vuole perdonare i nostri peccati. Tanto è stato grande il suo amore per noi che Dio ha donato il suo Figlio per noi:
Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16).
