Il Signore parlò a Giosuè e gli disse: Alzati dunque, attraversa questo Giordano… Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, io ve lo do, come ho detto a Mosè, dal deserto, e dal Libano che vedi là, sino al gran fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Ittiti sino al mar Grande, verso occidente: quello sarà il vostro territorio. (Giosuè 1:1-4).
Giosuè è alle porte di Canaan. Dio gli ordina di agire: “Alzati, attraversa!”, promettendogli “ogni luogo che la pianta del piede calcherà”. Vale a dire: “Una conquista a ogni passo”, ma anche “La conquista, un passo alla volta”.
Fra le indicazioni divine spiccano due espressioni: “Questo Giordano” (il fiume che ha davanti) e “il Libano che vedi là”, i monti al nord d’Israele. Dio parla anche del deserto (sud), dell’Eufrate (est) e del Mediterraneo (occidente). Così Giosuè ha ricevuto una “visione” a trecentosessanta gradi delle promesse. C’è qualcosa che lega strettamente la visione così estesa e l’azione che sembra “dei piccoli passi”: la fede ubbidiente, coerente con le promesse divine. Le tre cose non possono essere separate.
Quante volte le promesse divine sembrano troppo grandi per noi? Insuperabili appaiono gli ostacoli (questo Giordano, che in quella stagione straripava dappertutto) e irraggiungibili le vette (il Libano che vedi là, che s’intravvede soltanto quando il cielo è sereno). Come Giosuè e il popolo attraversarono il Giordano in piena, circuirono Gerico fino al crollo delle mura e conquistarono il Paese, “a poco a poco”, così, noi, guidati da Uno molto più grande di lui, da Gesù Cristo, possiamo mirare a traguardi gloriosi. Non inseguendo sogni di gloria umani (o religiosi), ma fondati sulle solide certezze della Sua grazia, avendo fiducia che “un passo alla volta” giungeremo alfine, alla Sua presenza nella gloria beata.
Amati in Cristo, Dio non ha intenzione di venir meno alle Sue promesse! Alziamoci, ed Egli ci darà quello che ha promesso e che, nel Suo Figlio, è già nostro! Agiamo con fede e realizzeremo “una vittoria a ogni passo; la vittoria, un passo alla volta”.
Aniello Esposito