Testimonianza di Alessandro.
Qual è lo scopo della vita? Un giorno essa finirà: per cosa abbiamo vissuto? I divertimenti passano ma gli insegnamenti biblici ricevuti da bambino tornano alla mente al momento giusto. E si realizza la soddisfazione perfetta: conoscere Gesù, a Lui ci si può sempre rivolgere!
Un saluto a tutti i lettori,
mi chiamo Alessandro, vivo a Gissi, un paese dell’entroterra abruzzese. Sono nato in una famiglia di credenti evangelici, ma come ogni ragazzo non volevo sentire parlare né di religione né di Gesù. Da piccolo seguivo mia madre e mio padre che mi portavano in chiesa, seguivo le lezioni della scuola domenicale, anche se ero “ribelle” e disturbavo. La parola del Signore, però, è un seme prezioso e a suo tempo ha portato del frutto.
Crescendo, iniziai a prendere le mie decisioni di non andare più in chiesa e non ascoltare più la Parola di Dio; mi allontanavo sempre di più dalla verità ed erravo nell’andare dietro a quello che offriva il mondo (fumo, alcool, discoteca, svaghi comuni), ma mi sentivo vuoto e non capivo il perché… mi divertivo, certo, ma dentro ero sempre vuoto. L’espressione giusta per descrivere quel mio stato è “schiavo delle passioni mondane”. Ecco, ero arrivato a quel punto, non trovavo la libertà, ma solo schiavitù delle amicizie, delle sigarette e di altre cose che non elenco. Dopo tanto tempo vissuto così, mi resi conto che qualcosa non andava e fu in quel periodo che morì un mio zio, che per me era come un nonno. Era il periodo delle festività natalizie; me lo ricordo come se fosse adesso. Ci rimasi tanto male e pensavo solo: “Cosa siamo nati a fare, per poi morire?”.
Da lì entrò in me il pensiero dell’eternità. Ricordai alcuni passi della Bibbia e cominciai a frequentare nuovamente i culti, ma con uno spirito diverso, quello di cercare un qualcosa che riempisse il mio vuoto. Cominciai a gridare a Gesù, che non mancò di perdonarmi: la sua salvezza mi ha purificato e liberato da ogni peso del peccato!
Oggi, anche nelle difficoltà che incontro ogni giorno, so a Chi posso rivolgermi: a un Dio vivo, che ascolta le mie preghiere, conosce le mie ansietà e non manca di intervenire per risolvere i miei problemi.
Posso dirlo con tutto il cuore, senza vergognarmi: Gesù mi ama e io amo Lui per quello che fa per me e la mia famiglia!
A Dio sia la gloria.
Alessandro